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<<Insomma si prospetta una nuova missione>> disse Jet alzando le spalle
<< E a quanto pare non sarà nemmeno facile.>> ribattè Joe
<<E purtroppo un dovere per noi indagare su questo caso e cercare di risolvere il problema.>>
<<Lo capiamo dottor Gilmore, ma non lei non crede che dietro alla sparizione degli uomini politici più importanti si possano nascondere i fantasmi neri?>>
<<Non lo so Joe, però se fosse così non sarebbe troppo palese il loro intento?>>
<<Il dottore ha ragione, la cosa non mi convince questo tipo di piano è un esporsi e generalmente il fantasma nero non ha quest’abitudine.>> concluse Françoise.
<<Chissà a cosa mirano.>> disse Albert portandosi la mano al mento pensieroso.
<<Solo andando lì potremo scoprire qualcosa.>> concluse Joe.
<<D’accordo allora partiamo immediatamente, dobbiamo recarci in Francia è lì che è sparito l’ultimo uomo politico.>>
<<Verrò anche io.>>
<<Non è il caso Françoise, è meglio che resti qui con 001 e il dottore.>>
<<Nemmeno per idea Joe, la Francia e la mia patria e volenti o nolenti verrò con voi.>>
<<Lasciala venire Joe in fondo è giusto!>>
<<Ma Jet.>>
<<Sono d’accordo anche io con Jet lasciamola venire in fondo può esserci necessità delle sue doti in questa missione, visto che brancoliamo nel buio.>> aggiunse 004
Joe si arrese. <<E va bene Françoise puoi venire.>>
<<Grazie Joe.>>
<<Non preoccuparti per 001, penserò io a lui fino al tuo ritorno.>>
<<La ringrazio dottore.>>
Il Dolphine decollò dalla base diretto verso Parigi.
<<Sei preoccupata?>>
<<Un po’ Albert, vorrei tanto sapere chi c’è dietro il rapimento dei più importanti rappresentanti degli Stati mondiali.>>
<<Non crucciarti così vedrai verremo a capo del mistero.>>
<<Lo spero tanto.>>
<<C’è solo questo o c’è dell’altro che ti turba?>>
<<No affatto.>> si affrettò a rispondere. <<perché do l’impressione che ci sia dell’altro?>>
<<Sinceramente si.>>
<<Beh, puoi stare tranquillo, va tutto bene.>>
<<Sei arrabbiata con Joe perché non voleva che venissi.>>
<<No in fondo lo capisco.>>
<<uhm, non me la racconti giusta.>>
<<<Finitela di chiacchierare e mettetevi ai vostri posti.>> li rimproverò Joe.
<<Ehi, Joe perché non cerchi di calmarti.>>
<<Ti ricordo che stiamo andando in missione e non in vacanza,>>
<<Ok, ok ricevuto il messaggio ma se ti da fastidio che parli con 003 dovresti solo dirlo.>>
<<Albert ma che dici?>> disse Françoise esterrefatta
<<Beh, se tu avessi visto lo sguardo che mi ha lanciato poco fa mentre parlavamo forse concorderesti con me.>>
<<Ti ho già spiegato le ragioni del mio rimprovero.>>
<<D’accordo tanto è inutile discutere con te. Torno al mio posto.>>
<<Forse è meglio che ci torni anche io.>> disse Françoise abbassando lo sguardo per evitare di incrociare quello di Joe.
<<E voi cosa avete da guardare. Tornate ai vostri posti?>> ordinò Joe a Jet e Bretagna che erano rimasti in piedi a guardare per tutto il tempo la scena.
<<Accidenti a lui quando viene contraddetto diventa insopportabile.>>
<<Puoi dirlo forte Bretagna.>>
<<Siamo sorvolando Parigi 009.>>
<<Bene 003 prepariamoci a scendere.>>
<<D’accordo 009 allora inizio le manovre di atterraggio.>>
Il dolphine atterrò in una radura a pochi chilometri da Parigi.
<<Allora per questa missione andremo io, 002, 007 e…003. Voi altri aspetterete qui è vi manterrete in contatto se dovessimo trovarci in difficoltà.
<<D’accordo.>> asserì 008
<<Comunicheremo via radio, quindi cercate di tenerla sempre accesa.>>
I cyborg annuirono. Scesero dal Dolphine Joe aiutò Françoise ad uscire.
<<Grazie Joe.>>
<<Di niente.>> rispose abbozzando un sorriso.
<<Io a volte non lo capisco proprio Joe,>> disse Bretagna avvicinandosi a 003. <<prima non voleva che venissi con noi ed ora ti ha scelto nel gruppo, prima ci ha letteralmente aggrediti ed ora ti aiuta ad uscire e ti sorride perfino.>>
<<Lui è fatto così 007.>> disse sollevando le spalle
<<Mah sarà. Se lo dici tu.>>
<<Avete ancora molto da chiacchierare?>>
<<Arriviamo subito Joe.>> rispose 007
Françoise e Bretagna si affrettarono a raggiungere il gruppo, per tutto il tempo evitarono caldamente di fare ulteriori commenti sull’atteggiamento strano di Joe.
I cyborg raggiunsero l’albergo, aveva una grande hall. Sulla lato destro dell’ingresso c’era la reception mentre su quello sinistro comodi divani con tavolini dove la mattina gli ospiti dell’hotel potevano degustare la prima colazione.
Alla reception poi c’era un uomo moro, alto, magro sui 35 anni, molto distinto nell’atteggiamento, ma comunque cordiale, quando Joe e gli altri si avvicinarono al banco molto educatamente si rivolse a loro.
<< I signori desiderano?>>
<<Abbiamo una prenotazione fatta ieri di una stanza tripla e una singola.>>
<<A nome di Joe Shimamura, vero?.>>
<<Esatto.>>
<<Benvenuti signori spero che vi troviate a vostro agio nel nostro albergo. Il ragazzo porterà le vostre valigie nelle rispettive camere.>> disse consegnando una chiave a Joe. <<Questa è della tripla la stanza 208, immagino che la singola sia per la signorina.>>
Françoise abbozzò un sorriso.
<<Ecco a lei signorina la sua stanza è la 205 vi auguro un buon soggiorno nel nostro albergo.>>
<<Merci beaucoup.>> disse Françoise sorridendo
<<Lei è francese signorina?>>
<<Si di Parigi.>>
L’uomo la fissò, poi guardò il nome il registro su cui aveva appena firmato e tornò a fissare lei stupefatto.
<<Ma lei è…lei è Françoise Aurond la ballerina.>>
Françoise arrossì.
<<Beh, si. Ma non sono poi così famosa.>>
<<Accidenti se lo è, mi scusi se non l’ho riconosciuta subito e non credevo che una ballerina famosa come lei potesse alloggiare nel nostro albergo.>>
<<Non credi che stia facendo troppo il galletto Joe.>>
<<Lascialo stare Jet, sta solo facendo dei complimenti a Françoise per altro meritati, non mi sembra che faccia nulla di male.>> sorrise Joe.
<<non mi sono perso mai nemmeno un suo spettacolo, danza divinamente lo sa?>>
<<Io non so cosa dire.>>
<<Posso chiederle un autografo?>> disse prendendo un foglio bianco
<<Certo. Qual è il suo nome?>>
<<Michel.>>
<<A Michel con simpatia Françoise Around, spero vada bene?>>
<<Fantastico, i miei amici mi invidieranno quando lo vedranno. Di qualunque cosa abbia bisogno lei o i suoi amici, si rivolga pure a me, farò quello che posso per accontentarla.>>
<<E’ molto gentile.>> disse Françoise arrossendo.
<<Jean, Jean, vieni qui muoviti.>>
Un ragazzo di circa di 18 anni castano occhi azzurri, ma con l’atteggiamento molto più maturo della sua età si avvicinò alla reception.
<<Dica Michel!>>
<<Porta immediatamente le valigie dei signori nelle loro camere e rimani a disposizione per qualunque cosa essi richiedano.>>
<<Come desidera Michel. Prego Signori i nostri ascensori sono da questa parte.>> disse facendo strada.
Françoise lanciò un ultimo sorriso all’addetto che li aveva accolti poi raggiunse gli altri.
<<Quel damerino ti ha fatto una marea di complimenti.>>
<<Sono rimasta sorpresa anche io Jet, non mi aspettavo che qualcuno mi riconoscesse?>>
<<Questo vuol dire che sei più brava di quel che pensi? E che non dovresti buttarti giù come fai qualche volta!>>
<<Joe, sei sempre gentile non ho la minima idea di quanto possa prendere per vere le tue parole!>> disse uscendo per prima dall’ascensore.
<<Joe ha ragione sei un incanto quando balli, ricordi cosa ti dissi quando io e Albert ti venimmo a prendere all’Opera?>>
<<Certo che me lo ricordo, mi hai definita l’ottava meraviglia del mondo!>>
<<Ed era assolutamente la verità.>> insistette 007
<<Va bene Bretagna visto che lo dici tu voglio crederci.>>
<<Lui si e io no!>> rispose Joe facendo la faccia un po’contrariata, ma sorridendo.
<<Cosa vuoi, Joe le donne sono pur strane.>>
<<Noi non siamo strane Jet, piuttosto siete voi che a volte dovreste imparare ad essere più chiari.>>
<<E’ un riferimento a qualcuno?>>
<<No affatto!>> Disse volgendo lo sguardo altrove. <<Ah, ecco la mia stanza, bene, faccio una doccia e vi raggiungo nella sala ristorante.>>
<<D’accordo allora ci vediamo giù fra mezz’ora.>>
<<Ok a dopo.>>
La sala era colma di gente e c’era di fondo un brusio quasi fastidioso.
<<dove ci sediamo?>> chiese Bretagna grattandosi la testa
<<Li in fondo così non saremo disturbati.>> indicando un tavolo vuoto all’angolo della sala.
<<Vediamo cosa contiene il menù.>> Disse 007 sfogliando il libretto davanti a lui. <<Accidenti Costolette di maiale alla Normanna, Costolette di vitello , Daurade à la crème d'oursins (Orata con crema ai ricci di mare) Filetto in crosta, Lepre alla reale, farcita con Foie gras ma, questa è la fiera del buongustaio…>> disse estasiato.
Ma si accorse che né Joe ne Jet lo stavano minimamente ad ascoltare. La loro attenzione era rivolta a un’esile figura femminile ferma sulla porta della sala intenta a cercare qualcuno fra i presenti.
<<Accidenti ma quella è…>> disse 007 alzandosi in piedi
Françoise scorse la testa pelata di Bretagna e in più lo vide fare un cenno con la mano. Sorridendo si avvicinò al tavolo.
<<Scusate ho tardato un po’, avete già ordinato!>>
<<No affatto qui si aspettava solo te.>> spiegò Bretagna. <<Accidenti come siamo belle stasera, si festeggia qualcosa?>> In effetti Françoise era più bella del solito, con un vestito color arancio che metteva in risalto il colore dei suoi occhi i capelli raccolti e un filo di trucco che le sottolineava la dolcezza del suo viso..
<<Non volevo farvi sfigurare.>>
<<Beh ci sei riuscita benissimo.>>
<<Sei sempre gentile Bretagna.>>
Joe si alzò di scatto e scostò la sedia a Françoise affinché potesse sedersi.
<<Grazie Joe.>> disse sorridendo.
<<Prego.>>
<<Bene avete già deciso cosa prendere?>>
<<Questo menù e pieno di cose deliziose come si fa a scartare qualcosa.>> disse 007 con la bava alla bocca.
<<In effetti è pieno di piatti squisiti tu Joe hai già deciso cosa prendi.>> disse voltandosi verso di lui.>>
<<Cosa?>> Disse sussultando. <<No.>> disse prendendo nervosamente in mano il libretto del menù e cercando di leggerlo.
<<Hai visto com’ è nervoso Joe.>> disse Bretagna dando un piccola gomitata a Jet.
<<Già. Il nostro Joe non è poi così insensibile al fascino della nostra 003.>>
<<Permettete signori?>>
<<Signor Michel.>>
<< Enchanté mademoiselle Around.>> disse inchinandosi. <<Prima di tutto volevo farle i complimenti è davvero molto bella stasera.>>
<<Troppo gentile.>>
<<E’ sola la verità. E poi volevo dire che la cena ve l’offre l’albergo.>>
<<No non è necessario, non possiamo accettare questo suo gentile invito.>>
<<Non è stata un’idea mia in realtà ma del nostro direttore.>>
Michel indicò un uomo corpulento e brizzolato seduto dall’altra parte della sala che appena incrociò lo sguardo di Françoise sorrise e salutò con un cenno di mano.
<<Anche lui è un fans di Françoise.>> chiese Bretagna.
<<Il Signor Gauthier? Assolutamente si, infatti quando ha saputo che la signorina è ospite dell’albergo ha preteso di offrirvi questa cena.>>
<<Se la mettete così non possiamo rifiutare.>> disse Joe.
<<Bene allora vi farò portare subito i piatti migliori della casa.>> disse ritirando i menù.
<<La ringrazio Michel.>> disse Joe facendo un cenno con la testa
<<Ehi Joe, dovremmo portare più spesso con noi in missione Françoise, visto i risultati.>
<<Già pare che 003 abbia riscosso molto successo.>>
<<Almeno finché non siamo in missione chiamami Françoise.>>
<<In realtà dovremmo esserlo.>>
<<Ma non lo siamo ancora, quando domani scatteranno le indagini allora saremo in missione.>>
<<Va bene come vuoi.>>
<<A proposito come ci si organizza per domani?>> disse 003 sorseggiando un po’ d’acqua
<<ci divideremo in due gruppi e faremo delle domande in giro chissà che non riusciremo a scoprire qualcosa.>> specificò Joe.
<<Se riuscissimo ad entrare nel parlamento spacciandoci per giornalisti, forse potremmo scoprire di più.>>
<<Non è poi una cattiva idea, domani io e te andremo al parlamento mentre 007 e 002 faranno ricerche in giro per vedere se riusciamo a scoprire qualcosa.>>
<<D’accordo.>>
Il cameriere interruppe la loro conversazione servendo in tavola ogni ben di Dio. La cena proseguì tranquillamente e i Cyborg mangiarono di gusto.
<<Accidenti che mangiata.>> disse Bretagna massaggiandosi lo stomaco mentre rientravano nelle loro camere.
<<Era tutto delizioso.>>
<<Puoi dirlo forte Jet, non ho mai mangiato tanto in vita mia.>> ribadì Joe
<<non per niente si dice che la cucina Francese sia fra le più raffinate.>>
<<Sarà raffinata ma a me nello stomaco non entrerebbe neppure uno spillo.>> confermò Bretagna.
<<Vorrei vedere ti sei ingozzato come un maiale.>> lo riprese Jet.
<<Non mi pare che sua signoria si sia fatto pregare a mangiare.>>
<<Già ma almeno avevo il buongusto di mangiare a bocca chiusa.>>
<<Ma sentitelo, io sono una persona educatissima sai.>>
<<Su smettetela, non è il caso di litigare, domani ci aspetta una giornataccia quindi è meglio andare a dormire.>>
<<Già.>> disse 003 fermandosi di fronte la porta della sua camera. <<Allora a domani e grazie per la bella serata.>>
<<Grazie a te.>> rispose Jet.
Si congedarono e si ritirano ognuno nelle proprie stanze.
<<Avete visto come era bella stasera Françoise?>> chiese Bretagna mentre usciva dal bagno.
<<Era più bella del solito, te ne sei accorto anche tu vero Joe?>>
Ma 009 era riverso sul letto con le mani dietro la nuca e lo sguardo fisso verso un punto del tetto della stanza, completamente assorto nei suoi pensieri.
<<Ehi Joe ci sei?>>
<<Cosa Jet?>>
<<A cosa pensavi?>>
<<A nulla perché.>>
<<Quella faccetta non me la racconta giusta.>>
<<Finiscila, stavo pensando alla missione di domani.>> mentì.
<<Con l’aria trasognata che avevi mi viene da dubitare che stessi pensando alle indagini.>>
Joe si alzò e si mise a sedere sul bordo del letto.
<<Se Bretagna ha finito e se non ti spiace occupo io il bagno.>> tagliò corto Joe.
<<Vai pure aspetterò che tu abbia finito.>>
Joe si diresse verso la porta e l’aprì richiudendola subito dopo dietro di sé.
<<Pensi quello che penso io 002.>> chiese Bretagna con un ghigno ironico?
<<Penso che il nostro Joe sia rimasto folgorato.>>
<<Già è la stessa cosa che credo anche io.>>
Al mattino si alzarono di buon ora.
<<Mi raccomando cercate di scoprire il più possibile, noi faremo altrettanto e fate molta attenzione.>> si raccomandò Joe.
<<Tranquillo sappiamo guardarci le spalle noi. Non è vero zuccone.>>
<<Zuccone a chi. Per tua norma e regola io sono molto intelligente.>>
<<e chi ha mai sostenuto il contrario, non è vero ragazzi.>> disse voltandosi verso Joe e Françoise facendo l’occhiolino.
<<E’ vero sei il cervellone del gruppo.>> rispose Joe scherzando
<<Ridete, ridete ma senza di me sareste persi.>>
<<Bretagna ha ragione smettetela di prenderlo in giro, anche lui ha il suo ruolo importante nelle nostre missioni!>>
<<Tu si che mi capisci Françoise.>> disse avvicinandosi.
<<Già finisce sempre per fare l’esca e gli riesce anche bene.>> concluse 002
<<E’ proprio vero.>> confermò Joe.
<<Siete solo invidiosi, l’unica che mi comprende e 003 vero?>>
<<Certo 007 ti capisco benissimo.>>
<<Consolami Françoise sono così triste!>> disse avvicinandosi a lei.
<<Ora non ti sembra di esagerare 007.>>
<<Si forse ha ragione 003.>> disse grattandosi la testa
Tutti scoppiarono a ridere.
<<Ci ritroveremo appena si scopre qualcosa.>>
<<D’accordo Joe, buona fortuna.>>
<<Altrettanto Jet.>>
I cyborg si divisero. Françoise e Joe si avviarono verso Palais Bourbon dove ha sede il parlamento Francese, Jet e Bretagna verso la sede del giornale le Monde per parlare con il giornalista che aveva scritto l’articolo sulla sparizione del senatore Rousseau, convinti che potesse sapere molto di più di quello che sembrava.
<<Le Palais Bourbon è situato sulla Senna, è un palazzo molto antico a livello storico in quell’edificio si tenne l’assemblea nazionale durante la rivoluzione francese.>> spiego Françoise mentre si avvicinavano con Joe a destinazione. <<Si trova vicino place de la Concorde.>>
<<Non pensavo fosse un edificio così antico.>>
<<La sua costruzione fu iniziata nel 1722.>>
<<Sei informata?>>
<<Come non potrei sapere queste cose sulla mia città.>>
<<Hai ragione.>>
<<Eccoci, siamo arrivati.>>
<<Guarda Françoise ma quel ministro non è…>>
<<E’ Giraud anche lui è un senatore, ma come mai con i tempi che corrono gira senza scorta.>>
<<Già e’ proprio quello che mi stavo chiedendo anche io.>>
<<Proviamo ad avvicinarci.>> suggerì Joe
<<Monsier Giraud aspetti!>> lo richiamò 003
Una sfilza di poliziotti si schierò intorno al ministro puntando pistole su Joe e Françoise.
<<No avete capito male non siamo terroristi siamo giornalisti volevamo rivolgere qualche domanda al senatore.>> spiegò in fretta Françoise in francese sperando che questo convincesse la polizia.
Un uomo alto, magro e canuto si staccò dal gruppo e si avvicinò ai cyborg.
<<Mi dispiace ma il senatore non può rilasciare interviste, di questi tempi.>>
<<Lo comprendiamo, ma sarebbe importante avere una sua opinione sulla sparizione del senatore Leclerc suo amico e collega.>>
<<Come conosce signorina Jean Leclearc.>>
Il senatore un uomo di 50 anni robusto e tarchiato si fece largo fra la polizia non appena sentì dalla voce di Françoise il nome del senatore rapito.
<<Ho avuto la fortuna di intervistarlo una volta e mi ha raccontato che sin da piccoli voi due eravate grandi amici.>>
<<Si è vero lo eravamo ma, non mi sembra il caso di parlarne in strada, conducete la signorina e il suo amico nel mio ufficio.>>
<<Ma senatore.>> disse affannato l’uomo canuto, potrebbe essere pericoloso, potrebbero essere di terroristi.
<<Sciocchezze, la signorina è francese e il ragazzo mi pare sia un accompagnatore o sbaglio?>>
<<Lui e Joe Shimamura mio amico e collega si occupa anche lui di giornalismo.>>
<<Bene avete dei biglietti da visita?>> chiese Giraud
<<Certo! Eccoli.>> disse Françoise porgendoli all’uomo canuto.
<<Sembra che dicano la verità.>>
<<bene conduceteli nel mio ufficio rilascerò volentieri un’intervista a una ragazza così graziosa.>>
<<Lei è molto gentile.>>
<<Prego.>> disse una guardia scortandoli, dovete seguirmi.>>
<<Si certo.>> rispose tranquillamente Françoise.
La guardie fece entrare 003 e 009 in una stanza dove vennero perquisiti.
<<Questi sono i vostri pass, dovete indossarli finché resterete qui dentro.>>
<<Merci beaucoup.>>
<<L’ufficiale vi scorterà fino all’ufficio del senatore.>>
<<Bene.>>
Joe e Françoise uscirono dalla stanza.
<<Dopo devo chiederti una cosa.>> disse Joe sottovoce.
<<Va bene, ora preoccupiamoci del senatore.>>
La guardia gli fece attraversare un lungo corridoio alla fine del quale trovarono la stanza del senatore.
<<Ecco dovete entrare qui dentro.>>
<<la ringrazio.>> disse Françoise.
<<Enchantè mademoiselle.>>
Françoise bussò un paio di volte e qualcuno dall’interno consentì l’accesso.
<<Finalmente signorina, prego sedetevi.>> disse Giraud andandogli incontro.
<<Molte grazie.>>
<<Prendete qualcosa!>>
<<Meglio di no, non ho l’abitudine di bere quando lavoro.>>
<<Una ragazza posata.>> disse sorseggiando il whisky che si era versato.
<<Allora posso farle l’intervista?>>
<<Certo mi dica cosa vuole sapere.>>
<<Chi pensa sia stato a rapire il senatore Leclearc.>>
<<Non ne ho la minima idea.>>
<<Lei non sa se aveva dei nemici o se avesse ricevuto minacce ultimamente?>>
<<A me non risulta.>>
<<Quindi non sa dirmi se la sua politica c’entri in alcun modo con la sua sparizione?>>
<<Non credo, è ben visto da tutti. Infatti si era candidato ultimamente come mio avversario per le elezioni? Ma stia tranquilla non sarei mai arrivato a rapirlo per essere sicuro di vincere se è questo che pensa!>>
<<Non l’ho mai detto!>>
<<Visto le domande che mi sta rivolgendo sarebbe risultato un pensiero scontato.>>
<<Come mai visto i tempi che corrono lei non è fornito di una scorta.>>
<<Vedo che lei è molto sveglia signorina…>>
<<Around, Françoise Around.>>
<<Semplicemente signorina Around perché non credo che un drappello di uomini possa difendermi come di deve.>>
<<Comunque è sempre meglio avere una scorta che non averne per niente o no!>>
<<Si dal caso che in effetti abbia ricevuto molte minacce, ma non ho intenzione di farmi intimidire.>>
<<Minacce e da parte di chi?>>
<<Sovversivi, gente che pensa che io sia solo un approfittatore.>>
<<Ed è così?>>
<<Io faccio quello che fanno tutti, in poche parole a volte mi capita di intascare qualche mazzetta, ma oggi quale politico non ha mai preso una bustarella?>>
<<Comunque questa sarà una confidenza che non metterò nel mio articolo.>>
<<Lei oltre che bella mi sembra anche molto furba.>>
Joe lo guardò di sbieco ma cercò di non farsi notare.
<<Perché signorina Around non continuiamo questa intervista stasera davanti a una buona cena!>>
<<Io sinceramente stasera non posso.>>
<<Le fornirò degli scoop interessanti su altri politici.>>
<<Non faccio questo genere di articoli.>>
<<Beh visto che era interessata alla sparizione di Leclerc pensavo che quello che avevo da dirle potesse interessarle.>>
<<Allora sa qualcosa.>>
<<Si e no, ho solo dei dubbi, nessuna prova ovviamente.>>
<<Ma prima aveva detto…>>
<<Beh, prima non sapevo se potevo o meno fidarmi di lei.>>
<<E cosa ora l’ha fatta cambiare idea.>>
<<Il suo modo di fare.>>
<<Se la mette così verrò.>>
Joe gli gettò un’occhiata alquanto stupefatta.
<<Bene sarò felice di averla con me, lei è di ottima compagnia signorina Françoise.>>
<<A che ora dovrò venire.>>
<<passerà una macchina a prenderla dal suo albergo verso le 20.30. Inutile dire si faccia bella credo che più di così sia proprio impossibile.>>
<<Lei è molto cordiale.>>
<<Bene a stasera allora.>> disse Geraud porgendole la mano.
<<A stasera senatore.>>
Françoise e Joe uscirono dalla stanza.
<<Sei impazzita ad accettare quell’invito?>>
<<Non avevamo molta scelta se vogliamo davvero scoprire qualcosa.>>
<<Questo lo so, ma non mi piace quel tipo, per me nasconde più di quanto non sembri.>>
<<Anche io ho la stessa sensazione Joe per questo voglio andare fino in fondo.>>
<<Non se ne parla nemmeno Joe ha ragione.>>
<<Jet calmati.>>
<<Il giornalista che ha scritto l’articolo su Leclerc è sparito proprio mentre stava ultimando la stesura di un nuovo articolo dove denunciava i brogli di quel Geraud .>>
<<Ma Jet è l’unico sistema di scoprire qualcosa.>>
<<E’ troppo pericoloso e se fosse in combutta con i fantasmi neri?>>
<<Ragione di più per andare!>>
<<Joe cerca di convincerla tu.>>
<<Già provato Jet, ma non c’è verso di dissuaderla.>>
<<Non avete fiducia in me.>>
<<Non si tratta di questo Françoise, ma quell’uomo è pericoloso.>>
<<Bene Jet se la mettete così, allora facciamo scoppiare una guerra solo per stare qui a discutere.>>
<<Noi acconsentiremo che tu vada da sola alla solo condizione che ci permetterai di starti vicino e proteggerci, ovviamente senza farci vedere.>>
<<E’ troppo pericoloso Jet se Geraud dovesse sospettare qualcosa la copertura andrebbe a farsi benedire.>>
<<Ha ragione Jet.>>
<<Ma Joe, tu…>>
<<Vai pure 003 e cerca di stare attenta.>>
<<Joe non vorrai davvero lasciarla andare!>>
<<Mi fido di lei, sa quello che fa.>>
<<Ti ringrazio Joe per la fiducia.>>
<<Manca poco più di due ore prima che Geraud ti mandi a prendere va a prepararti.>>
<<Benissimo.>>
Françoise uscì dalla stanza velocemente. Si udirono i suoi passi nel corridoio e poco dopo una porta che si apriva e si richiudeva.
<<Joe sei impazzito.>>
<<No, ma visto che era inutile discutere, le ho fatto credere quello che voleva e cioè che sarebbe andata da sola.>>
<<E invece?>>
<<E invece Jet andremo con lei.>>
<<Bell’idea.>>
<<forza ora, dobbiamo prepararci anche noi.>>
Verso le 20.30 l’auto del senatore si fermò davanti al portone dell’albergo. Ne scese un uomo. Alto vestito elegantemente e con gli occhiali scuri. <<Buonasera sono venuto a prendere la signorina Around può avvertirla di scendere?>>
<<Certo signore.>>
<<E’ arrivata la macchina.>> disse Joe guardando fuori dalla finestra.
Françoise rispose al telefono.
<<Si.>>
<<Signorina qui c’è un uomo che dice che è venuto a prenderla.>>
<<Gli dica che arrivo subito.>>
<<Bene.>>
Françoise attaccò il ricevitore.
<<Io vado.>>
<<Prudenza.>>
<<Tranquillo Joe.>>
Joe la guardò uscire e non ebbe il coraggio di aggiungere nient’altro, anche se all’improvviso una strana sensazione di freddo si impadronì di lui.
<<Joe stai bene?>>
<<No Jet, ho avuto una strana sensazione, forse è il caso di sbrigarci il nostro taxi sarà già arrivato.>>
Scesero nella Hall e si avvicinarono alla reception.
<<Scusi avevo chiesto di chiamare un Taxi.>>
<<Un taxi?>>
<<Si stanza 208.>>
<<Mi dispiace a me non risulta.>> disse controllando fra i biglietti che aveva davanti
<<Prima ho parlato con il vostro inserviente.>>
<<Mi dispiace, ma non risulta fra gli appunti.>>
<<Per favore signorina ricontrolli nuovamente.>>
<<Mi dispiace signore qui non c’è nulla.>>
<<Maledizione ci hanno imbrogliato.>>
Joe si catapultò fuori ma l’auto era già sparita chissà dove.>>
<<Jet cercali volando.>>
<<A quest’ora con questo buio è difficile riconoscere una limousine nera.>>
<<Povera Françoise era tutta una trappola e noi ci siamo caduti in pieno.>> piagnucolò 007
<<E solo colpa mia non avrei dovuto mandarla da sola!>>
<<Ora non serve recriminare Joe, dobbiamo trovarla.>>
<<Torniamo al Dolphine forse 001 potrà esserci d’aiuto.>>
<<D’accordo.>>
<<Mi scusi autista questa strada non porta a Parigi? >>
Ma l’uomo restò in silenzio.
<<Insomma vuole rispondermi?>>
<<Non si allarmi, signorina Around o per meglio dire 003, non stiamo andando a Parigi infatti, all’ultimo ho cambiato programma.>>
<<Come avete fatto a scoprire la mia identità! Chi siete?>>
<<Un amico. Mi dispiace che sia dovuta finire così, ma sono certo che i Fantasmi neri mi saranno grati se gli consegnerò uno dei cyborg del dottore Isaac Gilmour.>>
<<I fantasmi neri, allora ci sono loro dietro tutto questo e voi siete il senatore.>>
<<Diciamo che mi hanno dato una mano.>>
<<Per quale motivo Geraud.>>
<<Per il potere signorina, Governare la Francia e estendere il dominio fino ai paesi del medioriente. Non si rende neppure conto quanto possa rendere mettere le mani su quei giacimenti di petrolio.>>
<<Siete un folle.>>
<<Un folle dici? Avere il monopolio delle risorse petrolifere mi consentirà di tenere sotto scacco il mondo intero, faranno tutto quello che vorrò io, potrò vendere il petrolio a prezzi esorbitanti e i politici non potranno rifiutare di comprarlo ed io diventerò in breve l’uomo più ricco e temuto nel mondo.>>
<<Siete un mostro.>>
<<Può darsi ma avrò il potere.>>
<<e di me cosa ne farete.>>
<<Sono certo che i fantasmi neri sapranno cosa farle, magari reclutarla nel loro esercito privato.>>
Françoise aprì la borsetta per cercare la pistola, sparò ai vetri dell’auto ma senza risultato.
<<E’ inutile signorina Around, come vede non può andare da nessuna parte. Ora si rilassi e si goda il viaggio.>>
<<Cos’è questo sibilo? E’ gas soporifero.>>
<<Esatto sogni d’oro 003.>>
<<Françoise è stata rapita?>>
<<Ci dispiace dottore.>> si scusò Joe
<<Siete stati dei pazzi a mandarla da sola!>>
<<Ha ragione dottore ma ora recriminare non serve.>>
<<Jet lo capisci che non abbiamo la minima idea di dove andarla a cercare e 001 sta dormendo?>>
<<Deve cercare di svegliarlo.>>
<<Sembra facile, lo sapete che quando Ivan in questo stato non c’è verso di scuoterlo.>>
<<Maledizione.>> disse Joe dando un pugno sul tavolo. <<E’ solo colpa mia.>>
<<Torniamo al parlamento e chiediamo del senatore!>>propose 007
<<Così ci arrestano tutti. Avrà certo diramato un mandato di arresto a nostro nome.>>
<<E allora Jet tu cosa proponi?>>
<<Aspettare che 001 si svegli.>>
<<Ma allora potrebbe essere già troppo tardi?>>
<<Credi che non lo sappia 006, ma non c’è altri modi.>>
<<Povera Françoise.>>
<<Smettetela di lagnarvi e rendetevi utili piuttosto. Dobbiamo raccogliere più informazioni possibili su Geraud, chissà che il computer non ci sappia dare un’idea nel frattempo.>>
<<Jet ha ragione all’opera Cyborg.>> li esortò Gilmour.
<<Killardos!>>
<<Si mio Signore.>>
<<003 è nostra prigioniera.>>
<<Si, ed è rinchiusa nelle segrete del palazzo.>>
<<Sarà un’ottima esca per quei mocciosi. Assicuratevi che non scappi. Sono certo che prima o poi i suoi amici verranno a cercarla.>>
<<E’ difficile che possa fuggire è stata incatenata.>>
<<bene più tardi passerò a farle visita, non è educato che il padrone di casa non renda omaggio a una sua carissima ospite.>> disse sogghignando.
<<Killardos c’è un problema?>> disse una guardia entrando spedita nella stanza.
<<Di cosa si tratta.>>
<<La ragazza non ha ancora ripreso conoscenza.>>
<<Come è possibile?>>
<<Venga a vedere.>>
Killardos guidato dalla guardie scese nei sotterranei.
<<Sembra che stia ancora dormendo. Aprite la porta.>>
<<Sissignore>>
La porta fu aperta e Killardos entrò nella stanza. Françoise giaceva con la testa riversa sul petto e le mani incatenate al muro. Si avvicinò per guardarla più da vicino le sollevò il viso e si rese conto che effettivamente la ragazza non rispondeva agli stimoli.
<<Togliete le catene.>>
<<Sissignore.>>
La guardia si avvicinò e tolte le chiavi dalla cintura dove le teneva legate, armeggiò con la serratura finché entrambi gli anelli ai polsi di Françoise non si aprirono.
A quel punto successe qualcosa d’improvviso. Françoise diede uno spintone alla guardia e mentre questi finiva a terra gli sottrasse l’arma che puntò su Killardos.
<<Ora fatemi uscire di qui e subito, altrimenti credo che farete a meno del vostro capo.>>
<<Fate quello che dice.>> urlò disperato.
<<Voglio le chiavi di questa cella.>>
La guardia si protese e passò e chiavi a 003. La quale sempre tenendo la pistola su Killardos uscì fuori e chiuse le guardie nelle cella.
<<Non la farai franca 003.>>
<<Questo si vedrà. Ora cammina.>>
<<Ci sono troppe guardie non puoi uscire di qui.>>
<<Bene allora diremo agli altri dove siamo e infine ci metteremo ad aspettarli, forza muoviti vai verso la sala radio.>>
Killardos si incamminò, cercando di tenere le mani ben in vista.
<<E qui dentro.>>
<<Entra per primo.>>
“Povera sciocca non sai che sei caduta in trappola” pensò.
Quando Françoise mise piede nella sala sempre con Killardos sotto tiro non si accorse delle guardie alle sue spalle che la colpirono fra capo e collo facendole perdere i sensi.
<<Accidenti è furba la ragazza.>> disse raccogliendo la pistola. <<Riportatela in cella per nessun motivo deve fuggire chiaro?>>
<<Sissignore.>>
<<e raddoppiate le guardie.>>
<<Agli ordini.>>
Françoise rimase svenuta per parecchie ore. Quando rinvenne davanti a lei vide un uomo con la maschera sul viso.
<<Ben svegliata 003.>>
Françoise si accorse di avere nuovamente le catene ai polsi.
<<E tu chi sei?>>
<<I nomi contano poco, soprattutto il mio, invece a quanto pare il nostro uccellino in gabbia ha tentato di spiccare il volo? >> disse gettando un’occhiataccia a Killardos.
<<Mi dispiace mio signore, comunque come vede l’abbiamo ripresa subito.>>
<<Saresti stato condannato a morte se fosse fuggita.>>
<<Mi dispiace.>>
<<Chi sei?>>
<<te l’ho già detto sono i nomi non contano sappi solo che da questo momento hai conosciuto il vostro nuovo nemico.>>
<<Quindi sei il capo degli spettri neri?>>
<<Esatto, ragazzina.>>
<<Allora mi trovo nella vostra base?>>
<<già, protetta peraltro da una barriera , quindi è inutile che provi a metterti in contatto con 001.>>
<<Cosa volete da me?>>
<<Desidero che tu sia mia gradita ospite per qualche tempo.>>
<<Per quanto?>>
<<Il tempo di veder distrutti i tuoi cari compagni Cyborg e quel traditore di Isaac Gilmour.>>
<<Non riuscirai ad ucciderli.>>
<<Oh, si e sarà un gioco da ragazzi. E perché tu non ti annoi mentre aspetti la tua morte, potrai godere degli effetti della guerra sul mondo attraverso questo schermo, sul quale ovviamente assisterai in diretta anche alla fine dei tuoi cari amici.>>
<<Sei un Pazzo.>>
<<Divertiti 003.>> disse uscendo.
La porta delle cella si richiuse e sul video apparve il primo ministro Arabo a un convegno mentre annunciava il primo ultimatum di guerra contro degli Stati occidentali.
<<E terribile, gli stati mediorientali hanno preso molto male la mancata riunione con il loro paese da parte delle più grandi potenze occidentali.>>
<<Non credono alle sparizioni, pensano a un boicottaggio, a una presa in giro.>> aggiunse 002
<<Se dovesse scoppiare una guerra con i paesi mediorientali, non credo ci sia possibilità di salvezza.>>
<<Dicono di avere armi nucleari nei loro arsenali, e se li sganciassero sui nostri paesi.>> gracchiò Chang.
<<sarebbe la fine del mondo.>> rispose Jet avvilito.
<<Dobbiamo fermare la guerra, dobbiamo trovare i politici rapiti prima che avvenga l’irreparabile.>>
<<Ma Joe e per Françoise cosa dobbiamo fare?>>
<<Per ora nulla Jet, la prima vera missione è fermare la guerra.>> disse 009 stringendo i pugni
<<Accidenti che razza di situazione, fermare la guerra o salvare 003.>> asserì preoccupato 006.
<<Che dilemma! Altro che Amleto di William Shakespeare.>>
<<Finitela di fare i buffoni.>> tuonò 002 <<La situazione è seria!>>
<<Guarda che lo sappiamo Jet e siamo preoccupati per Françoise almeno quanto te.>> ribatté 006
<<Purtroppo il nostro dovere di cyborg ci impone di pensare prima alla pace mondiale e poi alle questioni personali.>> sottolineò 004
<<Purtroppo il rischio di una nuova guerra è più vivo che mai.>> sospirò 008
<<Dobbiamo fermarli.>>
<<Giusto 005, ma ora non possiamo nemmeno più contare su 003 come faremo.>>
<<Anche se non possiamo contare su Françoise 008, riusciremo a trovare una soluzione, le ricerche hanno fruttato qualcosa?>>
<<Per ora poco 009.>> rispose sconsolato 002
<<Maledizione ma dove diavolo possono averli nascosti. Se solo 001 si svegliasse avremmo una possibilità in più di trovarli.>> affermò 004 dando un pugno sul tavolo.
“Ivan ti prego svegliati abbiamo bisogno di te.” Pensò Joe fra sé e sé.
<<Spero che questa sistemazione sia di tuo gradimento 003.>>
<<Cosa volete farne di me Killardos.>>
<<Appena avrai assistito all’esecuzione dei tuoi compagni ho la vaga impressione che li raggiungerai presto.>>
<<Pensate davvero di riuscire ad ucciderli?>>
<<certo che lo pensiamo e anzi lo faremo. Perché vedi mentre voi non sapete dov’è la nostra base noi sappiamo esattamente dove nascondete la vostra e un nostro drappello di soldati è già partito. Basterà qualche bomba per dire addio a tuoi cari amici. Senza di te non possono individuare le bombe o sbaglio.>>
<<Ti dimentichi di Ivan.>>
<<Gia 001, il marmocchio, peccato che sia addormentato da poco è quando dorme non è facile svegliarlo giusto?>>
<<Ma come fai a sapere tante cose di noi?>>
<<Trucchi del mestiere 003, credo che puoi metterti comoda lo spettacolo inizia fra poco.>>
Il video si illuminò nuovamente uomini cyborg nuotavano alla volta della scogliera. Françoise rimase sconvolta, 001 dormiva e lei era prigioniera nessuno poteva avvertire Joe e gli altri del terribile pericolo.
<<Accidenti le ricerche sono completamente bloccate che si fa!>>
<<Sta zitto 007 lasciami pensare.>> disse Joe prendendo la testa fra le mani. <<Se solo 001 si svegliasse!>>
Sembrò un miracolo improvvisamente Ivan aprì gli occhi.
<<presto cyborg dovete uscire e combattere!>>
<<001 sei sveglio!>>
<<Si 009, ma ora non c’è tempo di parlare degli uomini cyborg si stanno avvicinando alla base con potenti bombe, vogliono distruggerci tutti.>>
<<Ne sei sicuro Ivan!>> chiese Bretagna allarmato.
<<Più che sicuro forza non c’è molto tempo sono già qui.>>
<<Presto andiamo!>> ordinò Joe uscendo per primo seguito dagli altri a ruota.
<<Cercate di non ucciderli.>>
<<Cosa hai in mente 009.>>
<<Li cattureremo e li faremo cantare, sapranno dirci dove sono gli uomini politici e dov’è Françoise.>>
<<Giusto Joe, allora divertiamoci un po’.>> disse Jet avviandosi verso l’uscita del dolphine.
La lotta durò ben poco gli uomini cyborg furono distrutti in men che non si dica. La bomba azionata e posizionata alla base fu disattivata da 008.
<<Ed ora a noi. Razza di bastardi.>> disse Jet dandogli un pugno sul viso.
<<Fermo Jet così non parlerà.>>
<<Tanto non lo farò comunque da me non saprete nulla.>>
<<Ah no, questo lo vedremo. 005 fai vedere al nostro amico cosa gli succederà se continua a tenere la bocca chiusa.>>
<<Certo 009.>> Geronimo sollevò un immenso sasso e lo strinse fra le braccia, pochi istanti e quel masso finì sgretolato in mille pezzi.
<<Sei sicuro di non sapere niente amico!>> gli chiese nuovamente Jet.
<<Si, si,…>> balbettò <<Parlerò, ma dite a quell’energumeno di starmi lontano.>>
<<Fantastico hai visto come gli si è sciolta la lingua?>> disse ironico Jet
<<Ora dicci dove sono gli uomini politici rapiti.>> chiese 009 calmo ma deciso
<<In una prigione poco fuori da Parigi dovete seguire il corso della Senna li trovate una baracca sono chiusi li dentro.>>
<<Bene bravo, ed ora dicci dov’è Françoise.>>
<<Françoise? Non so chi sia Françoise.>>
<<Lo sai bene di chi sto parlando, voglio sapere dov’è 003!>>
Geronimo distrusse un altro sasso.
<<Ah 003, lei ora ho capito, si.>> il cyborg tremava come una foglia.
<<Dov’è, dove l’avete portata?>>
<<E in un….>> un grido, un colpo di fucile e il cyborg si zittì per sempre.
<<Accidenti non ora.>>
<<Il colpo proveniva da quell’aquila.>> disse 004 mentre gli sparava con la sua mano.
<<Un aquila cyborg. Maledizione, ci stavano spiando.>> asserì 009
<<Non solo ma l’hanno ucciso prima che sapessimo che fine ha fatto 003.>> aggiunse 004
<<Ora non possiamo pensarci, andiamo a recuperare gli uomini politici prima che li uccidano.>>
<<009 mi dispiace…>>
<<e di cosa 002.>>
<<che tu non sia riuscito a sapere dov’è Françoise.>>
<<Perché dovresti dispiacertene, penso che a voi interessasse saperlo quanto me.>>
<<Si ma tu ti senti responsabile, e poi…>>
<<Cosa Jet.>>
<<No niente, lascia stare.>> disse Jet andando via depresso.
<<Ho capito Jet cosa volevi dire. Si per me era davvero importante sapere dov’è Françoise forse più di chiunque altro, ma quei maledetti me lo hanno impedito. Stai tranquilla Françoise verrò a prenderti e ti porterò via dalla tua prigione.>>
“Gli uomini politici hanno fatto ritorno ai loro stati, la tanto temuta guerra è stata evitata, finalmente si è raggiunto un accordo con i paesi mediorientali per l’utilizzo delle risorse petrolifere e il disarmo totale. Tutto questo grazie al misterioso aiuto di alcuni ragazzi dei quali i ministri non vogliono parlare ma, ai quali, rivolgiamo tutta la nostra più sentita gratitudine.”
Joe chiuse la televisione.
<<Un’altra missione riuscita.>> disse sollevato 007
<<Già ma Françoise è ancora prigioniera.>> aggiunse rammaricato 002
<<001 non è riuscito a capire dove sia finita.>> asserì 004 pensieroso
<<Spero solo stia bene.>> disse Joe avvilito
<<Ne sono certo Joe, non credo che l’abbiano uccisa ne che lo faranno, forse vogliono solo usarla come esca per attirarci in trappola.>>
<<Può darsi 002, spero solo che non le torcano un capello o dovranno fare i conti con me.>>
<<Tranquillo ora che la missione è finita mettiamoci sotto a cercarla sono certo che riusciremo a trovarla.>>
<<Abbiamo troppe poche informazioni.>>
<<Ma possiamo contare sull’aiuto di 001 sono certo che verremo a capo di qualcosa. Dai Joe su con il morale, la riabbraccerai presto.>> gli disse a bassa voce perché gli altri non sentissero.
<<ti ringrazio amico.>> Joe sorrise a Jet è un filo di speranza si dischiuse nel suo cuore.
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